YET ANOTHER LETTER TO THE READER
Last updated on Tue 6 June, 2017
WALID RAAD
YET ANOTHER LETTER TO THE READER
- a cura di: Claudia Gioia
- Anno: 2017
La Fondazione Volume! presenta Yet Another Letter to the Reader, un progetto di Walid Raad, (Chbanieh, Libano 1967), una delle voci più originali e autorevoli della scena artistica del Medio Oriente.
Più di trenta casse, normalmente utilizzate per il trasporto e/o la conservazione delle opere d'arte, assemblate una sull'altra a comporre pareti e spazi, trasformano lo spazio espositivo della Fondazione Volume! in uno storage reale e immaginario. Un luogo che potrebbe essere stato abitato da un pittore inquieto che, come un Frenhofer contemporaneo, immerge i suoi pennelli nei colori, tracciando linee e forme, non per la creazione del Capolavoro sconosciuto, ma per "cercare di rendere nuovamente disponibile (e per la prima volta)” - come ha detto Raad - opere d'arte che sono state colpite dall’invisibilità. Le casse di Raad sono come membrane sulla cui superficie sono visibili opere pittoriche. E sembrano essere disposte in modo arbitrario, legate solo dal fatto di "riprodurre" opere d'arte dipinte da artisti "Arabi". È chiaro che le opere in superficie non necessariamente corrispondono ai contenuti delle casse, suscitando domande circa le relazioni tra l’interno e l’esterno, tra il contenitore e il contenuto. In questo labirinto mnemonico e visionario emergono frammenti di opere d'arte araba: Huguette Caland (Libano, 1931), Shakir Hassan Al Said (Iraq, 1925), Ibrahim el -Salahi (Sudan, 1930), Marwan Kassab Bachi (Siria, 1934), Inji Efflatoun (Egitto, 1924), Jafar Islah (Kuwait, 1946), Hamid Nada (Egitto, 1924), Hassan Sharif (Dubai, 1951), Khalil Gibran (Libano, 1883). Questi frammenti, come i pezzi di un puzzle, sono ora raccolti e sembra che abbiano trovato un rifugio a Roma. Ma, di nuovo, potrebbero disperdersi in qualsiasi momento.
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